venerdì 9 novembre 2012

SCIOPERO GENERALE EUROPEO DI 8 ORE

14 NOVEMBRE 2012
SCIOPERO GENERALE EUROPEO, ANCHE SIENA SI MOBILITA

CONCENTRAMENTO ORE 09:00  PIAZZA MATTEOTTI
(PIAZZA DELLE POSTE)
CORTEO NELLE VIA DELLA CITTA
ARRIVO PIAZZA SALIMBENI
MICROFONO APERTO PER INTERVENTI 



Il 14 novembre in tutta Europa studenti e lavoratori si mobiliteranno per contrastare le politiche di austerità che stanno privando i cittadini di dignità, diritti e protezione sociale.

L'austerity, il regime del mercato, le politiche monetaristiche derivanti dalla stagione avviata da Reagan e Thatcher negli anni 80, dal Trattato di Maastricht e dai successivi trattati europei, hanno demolito per più di venti anni i diritti dei lavoratori, conquistati con decenni di lotte dal movimento operaio.

Le conseguenti politiche economiche imposte in questi mesi dalla BCE e dalla Troika dimostrano con i dati il loro fallimento: l'aumento della disoccupazione, in particolare quella giovanile che tocca il 50 % in alcune zone dell'Ue, la riduzione del potere d'acquisto di salari e di pensioni e la conseguente recessione.

Tutte queste misure provocano le loro peggiori conseguenze sulle fasce più deboli della popolazione che vengono massacrate per gli umori dei mercati, determinano dei circoli viziosi che anzichè sollevare le economie dei paesi, le affossano, richiedendo nuove manovre recessive e sempre maggiori sacrifici ai cittadini.

Oggi Monti rappresenta la seintesi di questa ingloriosa storia, aprendo una fase politica inedita che si sta già concretizzando in un lungo periodo basato sull'annullamento di diritti e dignità, sullo smantellamento della pubblica istruzione e dello stato sociale, mettendo in luce l'assoluta incompatibilità tra capitalismo e democrazia.

La Grecia per prima ha subito negli ultimi anni un vero e proprio massacro sociale, ma il suo popolo continua a resistere ed ad opporsi con dignità. Dopo aver distrutto la Grecia, austerità e rigore devastano gli altri paesi in difficoltà. Dalla Grecia si è passati velocemente a devastare le altre economie deboli del continente, come Spagna, Portogallo, Irlanda e oggi anche l'Italia.

Ma questo effetto domino, che fa traballare le nostre economie ( e le nostre sicurezze ), comprometterà la stabilità di tutta l'area euro, Germania compresa.
Questa crisi economica, infatti, non è una semplice crisi finanziaria come ci raccontano quotidianamente i giornali. Questa è una crisi di sovrapproduzione assoluta di capitale, pari per gravità a quella del 1929, ed è determinata dal fatto che i lavoratori vengono sfruttati troppo intensamente, e pagati troppo poco quindi le merci non possono essere acquistate.

Il capitalismo non è riformabile. Non crediamo che possa esistere un "capitalismo dal volto umano": l'unico volto che può avere per mantenere se stesso è quello di politiche economiche, dannose per la società nel suo complesso, ma indispensabili all'alta borghesia finanziaria per mantenere i suoi privilegi e per consolidare i rapporti di forza esistenti a scapito dei lavoratori sfruttati.

La soluzione dei potenti alla crisi che hanno provocato, viene scaricata, come al solito, su chi ha già pagato come sta accadendo anche nel nostro territorio.

Esempi lampanti sono: Whirlpool, Trigano, Floramiata, Novartis, della stessa Monte dei Paschi, dell'Università.

Scendiamo in piazza per dire:

Sì a un lavoro dignitoso per tutti e per tutte;

Sì ai massicci investimenti nei beni comuni, nell'istruzione pubblica e nell'ambiente;

Sì a politiche di rispetto del territorio;

SI' a un'altra politica economica pagata dalle finanze dei ricchi, dal grande capitale e dalle banche,

dal taglio delle spese militari e dalla cancellazione delle missioni di guerra, dalla soppressione della corruzione e dei privilegi delle caste politiche e manageriali.

SÌ ad una democrazia vera nel paese e nei luoghi di lavoro, fondata sulla partecipazione attiva, SI' ai diritti sindacali per tutti/e.

Lanciamo un appello a tutti i lavoratori e lavoratrici, ai precari, agli studenti per una grande giornata di mobilitazione anche a Siena come nel resto d'Europa.


Aderiscono: Siena Beni Comuni, Confederazione dei Cobas, Carc, Das, Link, Unione degli Studenti, Rifondazione Comunista Siena, Giovani Comunisti

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