Dopo il successo di New York e quello romano, Eataly si prepara a sbarcare anche a Londra. Lo ha confermato qualche giorno fa l’imprenditore renziano Oscar Farinetti
parlando al Meeting di Rimini. Quello che Farinetti non ha detto è che
ha appena licenziato la metà dei suoi dipendenti nello store di Firenze,
inaugurato solo 8 mesi fa alla presenza del sindaco che sarebbe poi
diventato premier. La notizia la dà la Nazione facendo parlare i sindacati. "Su questo drastico taglio a noi lavoratori non è stata data nessuna spiegazione", spiegano i Cobas
annunciando per sabato e domenica una due giorni di mobilitazione
contro"il mancato rinnovo dei contratti di somministrazione in scadenza,
la mancata stabilizzazione dei contratti a tempo determinato, le
condizioni di lavoro, la totale arbitrarietà dell'azienda
nell'organizzazione del lavoro, il rifiuto da parte dell'azienda ad un
qualsiasi confronto con i lavoratori". Inoltre Eataly Firenze,
scrivono in una lettera aperta alcuni lavoratori, "non ha mai
conosciuto un'assemblea aziendale, mai e sotto nessuna forma". Eppure
"di motivi per riunirci, l'azienda ne avrebbe in quantità: solo
nell'ultimo mese- sottolineano i lavoratori- accanto al nome di oltre 13
dipendenti è stato scritto 'out': 13 persone sono state lasciate, senza
troppi fronzoli, senza lavoro" perchè "siamo solo soldi, numeri, voci
di spesa". "Non ho mai parlato con un dirigente", racconta all'agenzia Dire
un ex dipendente a cui non è stato rinnovato il contratto. "Dodici
giorni prima della fine del mio contratto, dopo tre assunzioni, mi è
stato comunicato che la mia posizione non sarebbe stato riconfermata".
Articolo tratto da: Liberoqutidiano.it
Articolo tratto da: Liberoqutidiano.it
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